Dopo aver fatto la prima consultazione con il nostro amato Babbo Natale continueremo a fare ciò che abbiamo imparato a fare nei mesi precedenti con tanta calma e pazienza, ossia: a-spet-ta-re! P.M.A.= Per Me (significa) Attesa!
Nelle settimane successive (più verosimilmente mesi successivi) anche se cercherete in tutti i modi di non pensarci, finirete per cercare in internet storie di chi vi ha preceduto, racconti di chi ce l’ha fatta e chi no, statistiche, numeri , spiegazioni medico-scientifiche. Se vi volete bene, non fatelo perché finirete solo per torturarvi e scoraggiarvi.
E poi incontrerete dei post di carattere etico e religioso contro le tecniche di fecondazione assistita. Articoli, pagine internet, libri e interviste di personaggi che ritengono che queste tecniche siano contro natura, che non debbano essere praticate e che i bimbi nati con l’aiuto medico siano meno equilibrati degli altri.
Da che pulpito? Sconosciuti magari con figli che giudicano un processo che nemmeno conoscono, non sanno cosa si prova e quanto sia faticoso. Per noi avere un figlio ha ancora più valore di quanto non lo abbia per le coppie a cui arriva in modo naturale, perché per noi la maternità e la paternità spesso é un miraggio; è un percorso a ostacoli; é un insieme di medici, controlli e prelievi e non il semplice volersi bene; è un qualcosa a cui aspiriamo attraversando mesi di prove in un vortice di emozioni altalenanti.
Non si diventa genitori solo quando si stringe il proprio bimbo tra le braccia, ma lo si è da prima, da quando si inizia a desiderarlo e, alla faccia degli aspetti etici e religiosi, trovo giusto che ognuno di noi possa vivere le gioie della maternità e paternità, quindi la Fivet è anche fregarsene di chi non condivide queste tecniche.